Virginia Fagini

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Virginia Fagini (1945-2003)

Nata a Roma nel 1945, si è formata presso l’Istituto Statale d’Arte di Roma dove ha avuto per maestri artisti come Piero Sadun e Ettore Colla.
Dopo un inizio figurativo con linoleografie e disegni in bianco e nero, il discorso pittorico di Virginia Fagini si è ben presto caratterizzato per una scomposizione formale e cromatica della figura umana realizzata mediante una tecnica di successive sovraimpressioni.
In una prima personale a Roma nel 1972, alla Galleria SM13, questa scomposizione appare già elaborata nel senso di un’astrazione ludica con tendenza a una sempre più accentuata sintesi (Torino, 1973, Galleria Triade) fino alla realizzazione di forme uniche, monocromatiche, chiuse ma interrotte e quasi penetrate da segni angolari acuti (Roma, Galleria Marcon IV). Segue un progressivo dissolversi del confine della forma che orienta la ricerca verso l’equilibrio dei valori spaziali, il recupero di una valenza materica e l’individuazione di un segno specifico che organizza attorno a sé lo spazio, il colore e la materia (Pinacoteca e Musei Comunali di Macerata 1984 e XXI Premio Vasto di Arte e Critica d’Arte 1986).
Da questa fondamentale impostazione il lavoro di Virginia Fagini è coerentemente maturato attraverso una lucida definizione dei rapporti basilari fra gesto e segno, materia e luce, in una sempre più chiara e consapevole individuazione della sua poetica. La partecipazione ad alcune importanti mostre in Italia e all’estero si è accompagnata ad una ricca produzione grafica e ad altri interventi artistici come scenografie per spettacoli di teatro-danza e realizzazioni di libri-oggetto d’artista.
Ha vissuto e lavorato a Roma.

Breve nota biografica a cura dell’artista

 

 

Nota biografica

a cura di Valeria Sassanelli

1945
Roma, 28 ottobre. Nasce da Fanni (Francesca) Cuk e Ruggero.
La mamma, nata nel 1904 a Idria (Gorizia), appena maggiorenne si trasferisce a Roma, dove lavorerà fino al matrimonio.
Il papà nasce a Roma nel 1895 da Virginia Rogers in Santini, americana, figlia dello scultore Randolph Rogers autore delle porte del Campidoglio di Washington.
Fanni e Ruggero si sposano a Roma nel 1938. Dal loro matrimonio nasce, nel 1939, il primo figlio Piero.

1946-1951
Nei primi anni Quaranta la famiglia si trasferisce da via di Ripetta a via Belsiana, zona ricca di botteghe di artigiani nel cuore artistico di Roma, in un grande appartamento dove Ruggero Fagini svolge la professione di dentista. La famiglia divide l’appartamento con la proprietaria Ludovica Barbosi, detta nonna Ica, insegnante di piano e chitarra, e con Luisa Bigi, chiamata zia, insegnate di danza. Il papà è amante della musica ed è un bravo cantante. Ruggero, appassionato di caccia, nel tempo libero si diverte a creare piccole sculture in gesso e trasmette a Virginia e al fratello Piero l’amore per l’arte e per la natura.

1953-1954
Roma. Al di fuori degli impegni scolastici, impiega il tempo libero esercitandosi al pianoforte con nonna Ica, imparando passi di danza dalla zia Luisa, dipingendo come il fratello Piero, facendo piccole sculture in gesso come il papà e disegnando vestiti.

1955
Frascati. A causa di infezioni alle vie respiratorie, la famiglia decide di farle frequentare l’ultimo anno di studi elementari in un istituto gestito da suore. La lontananza dalla famiglia, e il rigore del collegio resteranno impressi nella sua memoria.

1956
Roma, settembre. Si iscrive al corso di studi medi dell’Istituto Statale d’Arte (nato nel 1944 nella sede dell’ex Museo Regio Artistico Industriale in via Conte Verde 51), su consiglio della pittrice e amica di famiglia Katy Castellucci che insegna Arti Applicate in questo Istituto e che aveva notato il talento di Virginia nel disegno.

1957
Roma, primavera. Il noto fotografo americano Bob Willoughby, che da alcuni anni conduce una ricerca sulla trasformazione della bambina in donna, la vede in una piccola trattoria vicino casa e decide di ritrarla. Con il permesso dei genitori esegue molti scatti.
Virginia diviene una delle fanciulle più amate da Willoughby che tornerà a Roma a fotografarla nel 1958, 1962, 1964, 1968, 1969, 1979, 1984 e 1986.

1959
Roma, settembre. Conclusa la scuola media, prosegue gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte, dove frequenta la sezione Decorazione su stoffe, tessitura e tappeto, arazzo. Il laboratorio è diretto da Katy Castellucci. Tra i suoi insegnanti ci sono Marisa Volpi per la Storia dell’arte, Piero Sadun per il Disegno dal vero, Ettore Colla per la Plastica, importanti punti di riferimento per i successivi sviluppi della sua ricerca artistica verso l’astrattismo. Tra i compagni di scuola Franca Bernardi, Enrico Gallian e Bruno Lisi, artisti che ritroverà molti anni dopo.

1960-1961
Si dedica al disegno anche al di fuori degli impegni scolastici. Entra nella squadra di pallacanestro Fiamma Roma, e partecipa al Campionato Nazionale Femminile di serie B.

1962
Roma, marzo. Palazzo delle Esposizioni, Prima mostra dell’Istituto. La mostra raccoglie i lavori degli allievi delle 11 sezioni di arte applicata dell’Istituto Statale d’Arte. Espone nella sezione Decorazione su stoffe, tessitura e tappeto, arazzo.
Roma, luglio. Consegue il Diploma di Maestro d’Arte in Decorazione su stoffe all’Istituto Statale d’Arte.

1963-1964
Roma. Lavora come disegnatrice di tessuti di alta moda, lingerie, foulards e tessuti d’arredamento nello studio del pittore Lorenzo Indrimi. Contemporaneamente disegna nel campo pubblicitario.

1965
Roma, maggio. In occasione di una mostra di disegni di Lorenzo Indrimi, conosce lo psicoanalista Giorgio Sassanelli, fratello della moglie di Indrimi e suo futuro marito.
Roma, 10 agosto. Consegue l’abilitazione all’insegnamento del Disegno nelle scuole di istruzione secondaria.

1966
Roma, 22 gennaio. Muore il padre Ruggero.
Roma, 14 luglio. Sposa Giorgio Sassanelli nella chiesa di San Giovanni a Porta Latina.
Roma, settembre. È assunta come insegnante di Disegno in una scuola media.
Firenze, novembre. Insieme ad altri giovani, gli ‘angeli del fango’, lavora per una settimana al salvataggio di documenti, libri e manoscritti rarissimi dell’Archivio della Biblioteca Nazionale, allagato per lo straripamento dell’Arno.

1967
Roma, fino al dicembre 1968 è iscritta all’Albo degli artigiani nella lavorazione del rame. Realizza infatti lavori a sbalzo su rame, che presenta in alcune piccole mostre collettive.
Esegue una serie di disegni a china, ispirati allo stile liberty, che illustrano personaggi del circo, animali e fiabe. Sperimenta la linografia su carta che insieme al disegno a china è la sua tecnica espressiva principale. Questi primi lavori sono figurativi e hanno per soggetto il corpo umano.
Roma, 31 maggio. Nasce la figlia Valeria.
Roma, settembre. Dopo la pausa per maternità riprende l’insegnamento.

1968
Inizia la sua partecipazione a numerose mostre collettive, con il cognome Sassanelli, la prima delle quali a Roma, presso il Club Artistico Teleuropa, II Trofeo Roma, dove espone un disegno a china che raffigura un acrobata.

1969
Roma, luglio. Incinta, si trasferisce con la famiglia in un appartamento dove avrà sede il suo studio da pittrice, oltre allo studio di psicoanalista del marito.
Roma, settembre. Perde il secondo figlio all’ottavo mese di gravidanza.
Lasciato l’insegnamento, si dedica con costanza e impegno alla ricerca pittorica.

1970
Sperimenta e approfondisce una nuova tecnica basata sulla sovraimpressione di forme di cartone ritagliate e colorate.

1972
Il passaggio a forme astratte è ormai una conquista irrinunciabile. Lavora sulla moltiplicazione e sovrapposizione di forme organiche, come è testimoniato dalla prima mostra personale alla galleria SM 13 di Roma, Virginia F. Sassanelli. La mostra è a cura di Maria Torrente che la presenta in catalogo soffermandosi sugli effetti di trasparenze e corposità derivanti dalla tecnica di sovraimpressione.
Inizia a dipingere anche su masonite.
Garda. È tra i Pittori accettati (19 su 66) al VII Premio di Pittura Città di Garda, che si svolge presso la Galleria d’Arte Contemporanea. Questa settima edizione del premio è riservata agli artisti non ancora quarantenni. La giuria, composta da Marco Valsecchi (presidente), Luigi Lambertini, Silvio Branzi e Cirano Maffezzoli, assegna i tre premi acquisto a Romano Perusini, Tullio Pericoli e Henning Kürschner.

1973
Conosce il pittore Wladimiro Tulli con il quale stringe lunga e profonda amicizia.

1974
La sua ricerca astratta si esprime ora in forme ricorrenti, monocromatiche, spesso ridotte a puro contorno, chiuse o interrotte da segni angolari acuti e da tagli. A partire da quest’anno incrementa la sua produzione grafica su carta.

1975
Roma, 10 aprile. Simona Weller, in occasione di “un censimento delle donne italiane che hanno operato attivamente nel campo delle arti figurative del ’900”, con Luisa Lombardo e Cesare Vivaldi, le invia un questionario composto da 10 domande. Il questionario viene selezionato fra i 250 inviati, per essere pubblicato l’anno successivo nel libro della Weller Il complesso di Michelangelo.

1977
Frascati. Partecipa alla manifestazione di pittura, scultura e intervento attivo Arte come Procedimento, organizzata dall’Associazione DonnaArte, di cui è fondatrice insieme ad altre artiste tra le quali Bona Cardinali, Lucia Di Luciano, Rosanna Lancia, Gloria Persiani, Maria Laura Piccinelli, Anna Maria Vancheri, che saranno sue compagne di lavoro e di vita. E’ presente con il suo cognome Fagini, che userà d’ora in poi, ed espone cinque grandi opere su masonite in bianco e nero.
Insieme a DonnaArte parteciperà a numerose mostre e interventi fino al 1980, quando l’associazione verrà disciolta.
Realizza lavori a china, acquarello, pastello, acrilico e grafite, tecniche usate anche contemporaneamente. La sua ricerca si focalizza sulla funzione e sulla natura del segno.

1978
Roma. Va a vivere con la famiglia in via San Fabiano, dove allestisce il suo laboratorio.
Roma. Progetta il libro Esserci con..., inedito, dove 9 poesie di Marina Mariani dialogano con altrettante riproduzioni di suoi lavori.

1979
Roma, novembre. Insieme all’associazione DonnaArte, partecipa alla mostra Per filo – per segno – e… per suono. Proposta alla musica, nell’ambito della rassegna La Donna e l’Arte, presso la galleria La Marguttina. Alla rassegna partecipano donne artiste, coreografe, danzatrici, scrittrici e poetesse, tra le quali Dacia Maraini e Edith Bruck. Conoscerà personalmente la Bruck e stringerà amicizia con lei a partire dalla fine degli anni Ottanta.
Affianca al supporto cartaceo la tela, che userà con sempre maggiore frequenza.
In questi anni frequenta un Corso di incisione tenuto da Luca Maria Patella e Ninì Santoro presso la Calcografia Nazionale di Roma.

1980
Firenze, partecipa alla mostra DonnaArte organizzata presso lo Studio d’Arte il Moro. La mostra fa parte della I Rassegna Gruppi Autogestiti in Italia. L’associazione DonnaArte organizza la propria sezione invitando anche altre artiste.
Fonda il gruppo Campo Immagine, nato il 17 marzo dalla disciolta Associazione DonnaArte, insieme a Bona Cardinali, Mirella Forlivesi, Anna Maria Gilli, Gloria Persiani, Maria Laura Piccinelli, Edith Revai, Alba Savoi e Anna Maria Vancheri. Il gruppo intende “privilegiare gli spazi pubblici e la ricerca di un contatto più diretto con l’utente, senza escludere la mediazione della critica nel reciproco rispetto delle proprie competenze e di una dialettica artista-critico-pubblico”, come si legge nel catalogo della I rassegna gruppi autogestiti in Italia, pubblicato a settembre.
Roma. Il critico Guido Montana, che da ora in poi sarà il suo principale sostenitore, la presenta nella mostra personale Virginia Fagini, presso il Centro SkemaZ. Espone una serie di opere a china su carta, in bianco e nero, che mostrano l’approfondimento della sua ricerca sull’organizzazione dei segni nello spazio.
Roma, 10 dicembre. Muore la madre Fanni. L’estate successiva trascorrerà dieci giorni in Slovenia passando per Idria, paese natale della madre, con la figlia e la famiglia del fratello.

1981
Roma, ottobre. Si separa dal marito.
Roma, 13 novembre. Muore Bice Lazzari, artista di riferimento cui era legata da amicizia.
Affianca alla ricerca sul segno quella sul gesto e realizza il suo primo libro d’artista Azzurro, che esporrà per la prima volta nel 1993 a Roma.

1982
In occasione della mostra personale presso la galleria Il Diagramma 32 di Napoli, conosce Maurizio Vitiello che presenterà la mostra sul quotidiano “Politica Meridionalista” e su Radio Azzurra. Con Vitiello rimarrà in rapporto e amicizia negli anni a venire.
Killbrittain, Co. Cork, Irlanda, estate. Insieme alla figlia Valeria è ospite, per tre settimane, del fotografo e amico Bob Willoughby nel suo Coolmaine Castle, dove tornerà nel 1987.
Roma, autunno, Palazzo delle Esposizioni, Presenza Assenza. Partecipa alla mostra/ percorso/ documentazione, che è il contributo delle donne della Federazione Nazionale Lavoratori Arti Visive al 90° anniversario della Camera del Lavoro.

1983
Amburgo, Staats-und Univeritatsbibliothek, partecipa a una mostra collettiva, in cui sono esposte anche opere di Bice Lazzari.
Bergamo. Partecipa alla mostra Collettiva 83 presso la galleria Fumagalli, con altri artisti tra i quali Lucio Fontana.
Roma, ottobre. Disegna il manifesto per la Conferenza Nazionale di Organizzazione filcea cgil, che si tiene a Venezia a novembre.
Realizza una serie di incisioni.

1984
Macerata, giugno, Pinacoteca Comunale. Prima mostra personale in una sede istituzionale, Virginia Fagini: rapporto lineare e struttura segnica, a cura di Guido Montana. Espone opere degli ultimi 10 anni,dove prevalgono i bianchi, i neri e i grigi, realizzate con tecniche e supporti diversi.
Sassoferrato, luglio, Palazzo Oliva, Effetto Donna. La mostra è a cura di Mirella Bentivoglio ed Elverio Maurizi. Espone nella sezione Dall’espressionismo al mistico curata da Elverio Maurizi. Tra i partecipanti Tomaso Binga, Lia Drei e Simona Weller, artiste con le quali è in rapporto.
Roma, dicembre. Fino al dicembre 1986 disegna la copertina e cura la grafica e l’impaginazione di “Formula 80”, periodico della FILCEA-CGIL.

1985
Roma, aprile. Collabora con l’ A.G.F. (Agenzia Giornalistica Fotografica) eseguendo lavori grafici fino al 1986.
Vastissima è la produzione artistica di quest’anno: circa 120 opere realizzate a china, acrilico, pastello e grafite, su tela e su carta, tecniche e materiali talvolta utilizzati contemporaneamente. La ricerca si orienta verso l’individuazione di segni e gesti attorno ai quali organizzare lo spazio, il colore e la materia.

1986
Vasto, XXI Premio Vasto di arte e critica d’arte. Il significante visivo, a cura di Guido Montana. Espone nella sezione I valori del segno insieme a Gastone Biggi, Giorgio Bompadre, Stelvio Botta, Valeriano Ciai, Sandro De-Alexandris, Elio Di Blasio, Carmine Di Ruggiero, Luigi Di Sarro, Rosanna Lancia, Bice Lazzari, Achille Pace, Eduardo Palumbo e Anna Valla.
Todi, 19 settembre. Consegna una tiratura di 100 copie calcografiche numerate, al gallerista W. Wassermann della Galerie Edition di Monaco di Baviera, per essere vendute.

1987
Roma, DS Centro Documentazione Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro. Partecipa alla mostra Il segno minimale insieme a Claudio D’Angelo, Achille Pace ed Enrico Sirello. La mostra è a cura di Guido Montana.
Roma. Dopo aver frequentato un corso formativo, comincia a lavorare come igienista dentale. Concentra quest’impegno in due giorni settimanali, per lasciare tempo e spazio alla sua attività artistica. Lavorerà fino al marzo 2003.
Calasetta (CA). L’artista e amico Ermanno Leinardi le propone lo scambio di un’opera. Il lavoro di Virginia, che Leinardi inserisce nella sua selezionata collezione, sarà poi esposto dal 2000 nella sede del nuovo Civico Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta.

1988
Tra maggio e giugno trascorre una settimana a Parigi per incontri di lavoro, ospite dell’amico e artista Ermanno Leinardi.
Narni, Auditorium di San Domenico, Carta X Carta. Espone nella sezione Artiste Italiane Contemporanee. La mostra è a cura di Adele Cambria e Simona Weller che cura anche il catalogo. Promossa da DUNA (Unione Nazionale Donne Artiste), associazione culturale di cui fa parte, aderente alla International Association Women Artists (IAWA), la mostra raccoglie i lavori di 70 artiste provenienti dall’Italia, dalla Repubblica Federale Tedesca, dall’Austria e dall’Olanda.
Roma, dicembre. Trasferisce lo studio nel quartiere Testaccio dove resterà fino al 1995.

1989
Roma, 9 febbraio. Muore Filiberto Menna, critico d’arte che negli ultimi tempi si stava interessando al suo lavoro.
Roma. Il suo studio è vicino a quello di Lorenzo Bruno con il quale si lega in profonda amicizia. Con lui frequenta Guido Strazza, Carlo Lorenzetti, Maria Lai ed Ernesto Porcari.
Nel nuovo studio realizza un gran numero di opere su carta usando colori acrilici e pastelli. Il lavoro matura coerentemente attraverso la già lucida definizione dei rapporti basilari fra segno e gesto, materia e spazio, anche attraverso un rinnovato uso della componente luminosa.

1990
Briançon, Francia, 26 marzo - 28 luglio. A seguito di una frattura sugli sci, permane nelle strutture ospedaliere francesi per quattro mesi. Tornata a Roma è costretta a un lungo percorso di riabilitazione durante il quale si dedica al disegno e alla pittura.
Roma, Circolo della Rosa, partecipa alla mostra La rosa è una rosa. Tra le altre artiste sono presenti Vittoriana Strazza e Maria Lai. La mostra è a cura di Simona Weller e promossa dall’associazione DUNA.

1991
Roma, 13 marzo. L’asportazione di un melanoma è l’inizio di un lungo percorso di interventi chirurgici, controlli e cure che si protrarrà fino alla morte.
Roma, giugno. Consegue il diploma integrativo in Pittura all’Istituto Statale d’Arte, presentando come tesi un affresco.
Durante quest’anno e nel successivo realizza una serie di incisioni. Dopo la breve esperienza del 1981, riprende a creare libri d’artista, genere in cui sperimenta una maggiore libertà nell’uso di tecniche e materiali misti.

1992
Roma, maggio, Studio Oscar Turco, Collezione di farfalle di Massimo Ruiu. La mostra è a cura di Paolo Balmas che chiede a più di cento artisti di realizzare un’opera di cm 10x10 con il soggetto di una farfalla. A seguito di questa esperienza realizzerà la serie Farfalle, del 1993.

1993
Vence (Francia), luglio. Con la figlia Valeria, trascorre una vacanza nella nuova casa di Bob e Dorothy Willoughby visitando la Costa Azzurra e la Fondation Maeght. Vi tornerà ancora una volta nel 2002.
Roma, novembre, Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, Libro 93. Rassegna Nazionale dell’Editoria. Cura la sezione Lapsus - Libri d’artista, il cui nome è di sua invenzione, con il gruppo omonimo formato da Vittorio Fava, Gloria Persiani, Alba Savoi e Anna Maria Vancheri. Tra gli artisti selezionati Elisabetta Gut, Maria Lai, Bruno Munari e Lamberto Pignotti. Il gruppo curerà le successive rassegne fino al 1996.
Si rivolge all’amico e artista Lorenzo Bruno per la tiratura di una ‘maniera nera’.

1994
Spello (PG), Vecchio Palazzo Comunale, partecipa alla mostra Femminile Plurale II, a cura di Anna Cochetti. Le altre artiste presenti sono Marianne Korporaal, Maria Lai, Gloria Persiani, Giustina Prestento, Alba Savoi, Franca Sonnino e Anna Maria Vancheri.

1995
Roma, settembre. Lascia lo studio di Testaccio e ne allestisce uno in casa.
Nocciano (PE), aprile. Guido Montana la inserisce nel capitolo Presenze nell’arte in corso del suo libro Come Leggere il Valore, presentato durante la mostra omonima nel Castello di Nocciano. Nella mostra espone alcune grandi tele caratterizzate da ampie pennellate e segni a pastello che creano una fitta rete di trasparenze e velature.
Roma, in occasione della mostra Noi di Via Conte Verde. Istituto Statale d’Arte di Roma, curata di Enrico Gallian, ritrova alcuni amici che non vedeva dagli anni della scuola, tra cui Franca Bernardi, Bruno Lisi, Maghi Spani e Silvia Bellini Trinchi.
Roma, 22 giugno, Teatro Euclide, La nuit sacrée, spettacolo di danza liberamente ispirato al romanzo di Tahar Ben Jelloun, con la coreografia di Marie Laure Colasson e il Balletto di Renato Greco. Interviene nella scenografia con un trittico che verrà riutilizzato nel 1996 a Cassino, con il titolo Signum Diaboli, per la mostra Strigae.
L’Avana (Cuba), 2 ottobre, Sala de Conciertos del Palacio de Bellas Artes. In occasione del X Festival de La Habana. Música Contemporánea sono proiettate le immagini di alcuni suoi dipinti insieme a quelli di Lucia Di Luciano e Giovanni Pizzo. La proiezione avviene durante il concerto di Oscar Pizzo, Thomas Kessler e Giancarlo Schiaffini che eseguono musiche di John Cage, Giacomo Scelsi, Thomas Kessler e Giacomo Cardini.

1996
Roma, gennaio, Galleria L’Agostiniana, I sensi dell’arte. Partecipa alla mostra a cura di Lamberto Pignotti e Dario Spera. Gli altri artisti presenti sono Bruno Conte, Alba Savoi, Mauro Molinari, Vitaldo Conte, Giustina Prestento, Mirella Bentivoglio, Anna Maria Vancheri, Elisabetta Gut, Alberto Faietti, Luca Maria Patella, Nedda Guidi, Tomaso Binga, Annamaria Polidori, Lamberto Pignotti, Anna Esposito, Alba Gonzales, Franco Falasca, Giovanni Fontana, Vittorio Fava e Gloria Persiani.
Roma, 13 gennaio. Muore improvvisamente l’amica e artista Vittoriana Strazza, sorella di Guido, a cui si era legata negli ultimi anni.
Perugia, maggio, Palazzo dei Priori - Sale del Grifo e del Leone, Virginia Fagini. Opere 1991-1995. Mostra personale curata in collaborazione con l’Associazione Arte in Comune e presentata da Guido Strazza.
Roma, novembre, Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, Libro 96. Rassegna Nazionale dell’Editoria. Cura la sezione Lapsus. Libri d’artista con il gruppo omonimo, di cui fa parte, cui si è aggiunta Teresa Pollidori.

1997
Cassino (FR), marzo, Biblioteca Comunale. Partecipa alla I Biennale Libro-Oggetto d’Artista. Lapsus - Libri d’artista. La mostra raccoglie opere di 45 artisti ed è promossa dal gruppo Lapsus Libri d’Artista. In catalogo testi di Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Bruno Conte, Luciano Marziano e Bruno Munari.
Roma, Ex Mattatoio di Testaccio, L’Arte a Roma. I Edizione della Rassegna di Arte Contemporanea a Roma, 1997. Viene selezionata da una Commissione di artisti composta da Ennio Calabria, Carlo Lorenzetti, Mario Sasso e Guido Strazza. Tra gli altri 159 artisti sono presenti Andrea Aquilanti, Matteo Basilè, Elisabetta Benassi, Marina Bindella, Lorenzo Bruno, Tommaso Cascella, Gea Casolaro, Giacinto Cerone, Renato Fascetti, Marcolino Gandini, Marcello Mondazzi, Piero Mottola, Achille Pace, Marina Paris, Pietro Perrone, Sergio Pucci, Enrico Pulsoni, Andrea Salvino, Maurizio Savini e Silvia Stucky.

1999
Roma, giugno, Il Tempo Ritrovato, 11 artisti per un poeta: Mario Verdone. Partecipa insieme a Irma Costa, Mimmo Di Laora, Alfonso Filieri, Annamaria Gelmi, Vittorio Giusepponi, Carlo Loi, Elisa Montessori, Achille Pace, Sandro Sanna e Nelio Sonego.
Tra i numerosi viaggi compiuti in questi anni, va a Monaco di Baviera presso l’amica e artista Reinhild Gerum e a San Francisco (USA), con l’amica Gilda Leoni presso la comune amica e artista Jody Joseph.

2000
Da quest’anno organizza una serie di lunghi viaggi in moto in giro per l’Europa, interrotti dalla sua morte prematura, col fratello Piero e gli amici Giuseppe e Pierangela Laguzzi.
Roma, Studio Arte Fuori Centro, Virginia Fagini. Tra i neri intermittenze luminose. La mostra è il secondo dei quattro eventi espositivi Linguaggi d’Arte possibili di fine-inizio millennio ed è a cura di Ivana D’Agostino. Espone opere su carta nelle quali la luce filtra attraverso squarci aperti tra nere pennellate gestuali. E’ l’ultima mostra personale dell’artista che parteciperà ad altre numerose iniziative e mostre organizzate dall’Associazione Culturale Fuori Centro.

2001
Roma, maggio, Accademia di Romania e Rialto S. Ambrogio, Interpretando la psicoanalisi. Un rapporto al rovescio tra artisti e psicoanalisi. La mostra, a cura di Claudio Arnetoli, indaga un tema noto a Virginia, già moglie di uno psicoanalista, e sul quale aveva realizzato numerosi fumetti e opere caratterizzate dall’uso della parola che si fa segno.

2002
Roma, giugno, Lavatoio Contumaciale, I Mutamenti dell’Arte. La mostra è a cura del Lavatoio Contumaciale Centro d’informazione culturale diretto da Tomaso Binga e dall’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra i partecipanti, Nato Frascà e Ida Gerosa.
Roma, Studi Aperti. Partecipa alla manifestazione per il secondo anno consecutivo. Apre le porte del suo studio di via San Fabiano insieme ad altri 338 artisti di tutte le tendenze. L’iniziativa è promossa dalla DARC (Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Roma, ottobre 2002 – febbraio 2003. Dopo un intervento chirurgico è costretta a una terapia in day hospital per contrastare una metastasi del melanoma già curato negli anni precedenti a partire dal 1991. Durante le ore di permanenza in ospedale, pensando alla nipotina in arrivo a dicembre, esegue una serie di disegni a china che raffigurano insetti e animali fantastici.
Roma, 20 dicembre. Nasce la nipotina Elena, figlia di Valeria e Carlo Gasparrini.

2003
Macerata, 28 febbraio. Muore l’amico artista Wladimiro Tulli.
Frascati (RM), marzo, Scuderie Aldobrandini per l’Arte, I colori delle Donne. Alla mostra sono presenti lavori di altre 23 artiste. Roma, 23 luglio. Muore in ospedale per una nuova improvvisa metastasi al cuore.

POST MORTEM
Cassino (FR), Biblioteca Comunale, Terza Biennale Libro d’Artista Città di Cassino. E’ presente alla mostra che raccoglie opere selezionate da una commissione scientifica, composta da Tommaso Cascella, Giovanni Fontana, Luca Maria Patella e dai curatori della mostra Ivana D’Agostino, Mario de Candia, Teresa Pollidori e Loredana Rea. Tra gli altri artisti sono presenti Bruno Aller, Franca Bernardi, Bruno Conte, Maria Dompè, Paolo Gobbi, Maria Lai, Roberto Mannino, Gianluca Murasecchi e Guido Strazza.

2004
Pieve di Cento (BO). Donazione di 2 tele al Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ’900 G. Bargellini (oggi MAGI’900), che vengono inserite nella sezione dedicata agli artisti nati negli Anni ’40.
Presso lo stesso museo è esposta una sua opera nella sezione Accensioni epifaniche e bagliori introspettivi della mostra Luce vero sole dell’arte, a cura di Giorgio Di Genova.

2005
Pieve di Cento (BO), ottobre. Museo d’arte delle generazioni italiane del ‘900 “G. Bargellini” (oggi MAGI’900), Collezione Generazione anni Quaranta. Le sue opere donate sono esposte a questa mostra a cura di Giorgio di Genova.

2009
Mondovì Breo (CN), dicembre. Centro Espositivo Chiesa di Santo Stefano, FUOCHI cinque vite d’arte, mostra a cura di Antonio Capaccio e Claudia Rozio. Virginia è tra i cinque artisti scelti insieme a Enrico Gallian, Mimmo Grillo, Ettore Innocente e Francesco Lo Savio.

2010
Roma. Galleria nazionale d’arte moderna. Acquisizione per dono di due opere, un dipinto degli anni Settanta e un libro d’artista.

Nota
La Nota biografica è una rielaborazione del lavoro svolto da Margherita Manno nel 2005 per la costruzione dell’Archivio Virginia Fagini.

 

 


 

 

versione italiana

Virginia Fagini (1945-2003)

Born in Rome, she studied in the Roman State Art School where she had teachers such as Piero Sadun and Ettore Colla.
After a figurative beginning with linocuts and black and white ink drawings, Virginia Fagini’s art work was soon characterized by a formal and chromatic break down of the human body through a technique based on the overlaying of cut-out, coloured cardboard shapes.
In her first personal exhibition at the SM 13 gallery in Rome, in 1972, this multiplication of organic forms was already elaborated in the sense of a ludic abstraction with an increasing tendency toward synthesis (Torino, 1973, Triade Gallery) until arriving at the realization of single, monochromatic forms, spliced or almost penetrated by acute angular strokes (Rome, Marcon IV gallery).
The outlines of the forms became more and more indistinct, orientating her research toward an equilibrium of spatial values, the recovery of a material significance and the identification of specific lines that organize the space, colour and matter around (Pinacoteca and Musei Comunali of Macerata 1984 and Premio Vasto of Arts and Art Critics 1986).
From this starting point Virginia Fagini’s work coherently developed through the clear definition of the fundamental relationship between lines and gestures, material and light, in a clearer and more conscious identification of her poetry. The participation in some important exhibitions in Italy and abroad was accompanied by a rich graphic production and other artistic work such as scenographies for theatre-dance shows and the realization of artist’s books. She lived and worked in Rome.

Short biographical note by the artist

 

 

Biographical information

by Valeria Sassanelli

1945
Rome, 28 October. Born to Fanni (Francesca) Cuk and Ruggero. Her mother, born in1904 in Idria (Gorizia), had just turned eighteen when she moves to Rome, where she works until her marriage. Her father was born in Rome in 1895 to an American named Virginia Rogers, Santini by marriage, daughter of the sculptor Randolph Rogers who created the doors of the Capitol Hill in Washington. Fanni and Ruggero get married in Rome in 1938. Their marriage brings them their first son Piero in 1939.

1946-1951
In the early forties, the family move from Via Di Ripetta to a large apartment in Via Belsiana, an area with many craft shops in the artistic heart of Rome. Here, Ruggero Fagini carries out his practice as a dentist. The family share the property with the owner Ludovica Barbosi, known as Grandma Ica, who is a piano and guitar teacher, and with Luisa Bigi, known as aunty, who is a dance teacher. Her father is a music lover and a good singer. Ruggero, who is a fan of hunting, often makes small chalk sculptures in his free time and he passes on his love of art and nature to Virginia and her brother Piero.

1953-1954
Rome. When not doing school work, she spends her time doing piano practice with Grandma Ida, learning dance steps with Aunty Luisa, painting with her brother Piero, making chalk sculptures like her father and designing clothes.

1955
Frascati. Due to a lung infection, the family decides to send her to an institute run by nuns to finish her last year of elementary school. Her homesickness and the rigour of the boarding school will remain in her memory.

1956
Rome, September. She enrols in the State Art School (a middle school founded in 1944 at the former Royal Museum of Industrial Art in Via Conte Verde 51), following the advice of Katy Castellucci, a painter and family friend who teaches Applied Art in this school and had noticed Virginia’s talent for drawing.

1957
Rome, springtime. The famous American photographer Bob Willoughby, who had been working on a project on girls growing into women for some years, sees her in a small restaurant near her home and decides to take her portrait. With her parents’ permission, he takes many shots. Virginia becomes one of Willoughby’s most beloved girls and he will return to Rome to photograph her in 1958, 1962, 1964, 1968, 1969, 1979, 1984 and 1986.

1959
Rome, September. Having finished middle school, she continues her studies at the State Art School where she studies Decoration on fabric, weaving and carpets, tapestry. The laboratory is directed by Katy Castellucci. Her teachers include Marisa Volpi for History of Art, Piero Sadun for Real Life Drawing and Ettore Colla for Plastic, important points of reference for the future development of her artistic research towards abstractism. Her schoolmates include Franca Bernardi, Enrico Gallian and Bruno Lisi, artists who she will meet again many years later.

1960-1961
She dedicates herself to drawing also aside from her school work. She becomes part of a volleyball team called Fiamma Roma and takes part in the second division of the National Female Championship.

1962
Rome, March. Palazzo delle Esposizioni, Prima mostra dell’Istituto (First exhibition of the Institute). The exhibition displays student works from the 11 applied art sections of the State Art School. She exhibits in the section Decoration on fabric, weaving and carpets, tapestry.
Rome, July. She obtains her Diploma of Master of Arts in Decoration on Fabric at the State Art School.

1963-1964
Rome. She works as a fabric designer for high fashion, lingerie, scarves and upholstery fabrics in the studio of the painter Lorenzo Indrimi. At the same time, she works on designs in the advertising industry.

1965
Rome, May. During an exhibition of Lorenzo Indrimi’s drawings, she meets psychoanalyst Giorgio Sassanelli, brother of Indrimi’s wife and her future husband.
Rome, 10 August. She qualifies to teach Design in secondary schools.

1966
Rome, 22 January. Her father Ruggero dies.
Rome, 14 July. She marries Giorgio Sassanelli in the Church of San Giovanni in Porta Latina.
Rome, September. She is hired as an Art and Design teacher in a middle school.
Florence, November. Alongside other young people, the ‘mud angels’, she works for a week on the salvaging of extremely rare documents, books and manuscripts at the Biblioteca Nazionale Archive which had been flooded when the Arno river burst its banks.

1967
Rome, until December 1968 she is enrolled in the Artisan’s Guild for copper working. She creates copper embossings that she displays in small, collective exhibitions.
She makes a series of ink drawings, inspired by Art Nouveau, illustrating circus characters, animals and fairytales. She experiments with Linocuts on paper which, alongside the ink drawings, is her main expressive technique. These first works are figurative and use the human body as a subject.
Rome, 31 May. Her daughter Valeria is born.
Rome, September. After a period of maternity leave, she begins teaching again.

1968
She begins to participate in many collective exhibitions, under the surname Sassanelli, the first of which is in Rome at the Club Artistico Teleuropa, II Trofeo Roma (The Rome Trophy), where she exhibits an ink drawing depicting an acrobat.

1969
Rome, July. Pregnant, she moves into an apartment with her family. Here, she will set up her painter’s studio and her husband his psychoanalysis practice.
Rome, September. She loses her second child during the eighth month of pregnancy.
She leaves her teaching post and dedicates herself with constancy and commitment to painting research.

1970
She experiments with and studies a new technique based on the overlaying of cut-out, coloured cardboard shapes.

1972
Her passage to abstract forms is now an indispensable conquest. She works on the multiplication and overlaying of organic forms, as seen in her first personal exhibition at the SM 13 gallery in Rome, Virginia F. Sassanelli. The exhibition is organized by Maria Torrente who presents her in the catalogue focussing on the effects of transparency and solidity due to the overlaying technique.
She also begins to paint on Masonite.
Garda. She is one of the Painters (19 out of 66) accepted for the VII Premio di Pittura Città di Garda (City of Garda VII Painting Prize), which is held at the Galleria d’Arte Contemporanea. This seventh edition of the prize is reserved for artists under the age of forty. The jury, composed by Marco Valsecchi (President), Luigi Lambertini, Silvio Branzi and Cirano Maffezzoli, awards the three Purchase Prizes to Romano Perusini, Tullio Pericoli and Henning Kürschner.

1973
She meets painter Wladimiro Tulli with whom she establishes a long and close friendship.

1974
Her abstract research is now expressed in recurring, monochromatic forms, often reduced to pure outline, closed or interrupted by acute angular signs and by cuts. This year sees an increase in her graphic production on paper.

1975
Rome, 10 April. For the “census of Italian women who actively worked in the field of figurative art of the 1900s”, Simona Weller, alongside Luisa Lombardo and Cesare Vivaldi, sends her a survey made up of 10 questions. The survey is selected, from the 250 sent out, to be published the following year in Weller’s book Il complesso di Michelangelo (The Michelangelo Complex).

1977
Frascati. She takes part in a manifestation of painting, sculpture and active intervention Arte come Procedimento (Art as procedure), organized by the DonnaArte Association of which she is founder together with other artists among whom Bona Cardinali, Lucia Di Luciano, Rosanna Lancia, Gloria Persiani, Maria Laura Piccinelli and Anna Maria Vancheri, who will become lifelong friends and work companions. She is present under the surname Fagini, which she uses from then on, and exhibits five large works on Masonite, in black and white.

With DonnaArte she will organize several exhibitions and events until 1980, when the association breaks up.
She creates works in ink, watercolour, pastel, acrylic and graphite, techniques which she also uses at the same time. Her research is focussed on the function and nature of the sign.

1978
Rome. She goes to live in Via San Fabiano with her family and sets up her laboratory here.
Rome. She plans her book Esserci con... (Being with...), unpublished, where 9 poems by Marina Mariani dialogue with the same number of reproductions of her works.

1979
Rome, November. With the DonnaArte Association, she takes part in the exhibition Per filo – per segno – e… per suono. Proposta alla musica (Through line - through sign – and… through sound. Proposal to music), on the occasion of the show La Donna e l’Arte (Woman and Art), in La Marguttina gallery. Female artists, choreographers, dancers, writers and poets take part in the exhibition, amongst whom Dacia Maraini and Edith Bruck. She will meet Bruck in person and they will become friends in the late eighties.
Alongside paper, she uses canvas and will begin to use it all the more often.
In these years she attends an engraving course held by Luca Maria Patella and Ninì Santoro at the Calcografia Nazionale of Rome.

1980
Florence. She takes part in the DonnaArte exhibition organized at the Studio d’Arte il Moro. The exhibition is part of I Rassegna Gruppi Autogestiti in Italia (The Review of Self-Managed Groups in Italy). The DonnaArte Association organizes its own section inviting also other artists.
She establishes the Campo Immagine group, founded on 17 March when the DonnaArte Association dissolved, alongside Bona Cardinali, Mirella Forlivesi, Anna Maria Gilli, Gloria Persiani, Maria Laura Piccinelli, Edith Revai, Alba Savoi and Anna Maria Vancheri. The group aims to “favour public spaces and search for a more direct contact with the user, without excluding mediation by the critic with mutual respect for its own expertise and an artist-critic-audience dialectic”, as stated in the catalogue of the exhibition I rassegna gruppi autogestiti in Italia, published in September.
Rome. The art critic Guido Montana, who from this moment will become her greatest supporter, presents her in the personal exhibition entitled Virginia Fagini, at the Centro SkemaZ. She exhibits a series of ink drawings on paper, in black and white, that demonstrate the development of her research on the organization of signs in space.
Rome, 10 December. Her mother Fanni dies. The following summer she will spend 10 days in Slovenia, passing through Idria, the town where her mother was born, with her daughter and her brother’s family.

1981
Rome, October. She and her husband separate.
Rome, 13 November. Bice Lazzari, an artist of reference with whom she was close friends, dies.
She adds gesture alongside her research on the sign and makes her first artist’s book Azzurro, which she will exhibit for the first time in Rome in 1993.

1982
At her personal exhibition at the Il Diagramma 32 gallery in Naples, she meets Maurizio Vitiello who will write about her exhibition in the newspaper “Politica Meridionalista” and talk about it on Radio Azzurra. She remains friends with Vitiello in the years to come.
Killbrittain, Co. Cork, Ireland, summer. With her daughter Valeria, she is a guest of photographer and friend Bob Willoughby at his Coolmaine Castle for three weeks. She will return again in 1987.
Rome, autumn, Palazzo delle Esposizioni, Presenza Assenza (Presence Absence). She takes part in the exhibition/ path/ documentation, a contribution of the women of the National Federation of Visual Arts Workers for the 90th anniversary of the Chamber of Labour.

1983
Hamburg, Staats-und Univeritatsbibliothek, she takes part in a collective exhibition where the works of Bice Lazzari are also exhibited.
Bergamo. She participates in the exhibition Collettiva 83 (Collective 83) at the Fumagalli gallery with other artists, among whom Lucio Fontana.
Roma, October. She designs the poster for the FILCEA CGIL National Conference Organisation, which is held in Venice in November.
She creates a series of engravings.

1984
Macerata, June, Pinacoteca Comunale. Her first personal exhibition in an institutional building, Virginia Fagini: rapporto lineare e struttura segnica (Virginia Fagini: linear relationship and sign structure), is organized by Guido Montana. She exhibits works from the previous ten years, the majority of which are whites, blacks and greys, made using different techniques and supports.
Sassoferrato, July, Palazzo Oliva, Effetto Donna (The Woman Effect). The exhibition is organized by Mirella Bentivoglio and Elverio Maurizi. She exhibits in the section Dall’espressionismo al mistico (From Expressionism to the Mystical), curated by Elverio Maurizi. Participants include Tomaso Binga, Lia Drei and Simona Weller, artists with whom she is in contact.
Rome, December. Until December 1986 she designs the cover and handles the graphic design and page layout of “Formula 80”, a magazine of FILCEA-CGIL.

1985
Rome, April. She collaborates with the A.G.F. (Journalistic Photography Agency) doing graphic design work until 1986.
Her artistic production in these years is extremely vast: around 120 works in ink, acrylic, pastel and graphite, on canvas and paper, materials and techniques which are sometimes used at the same time. Her research leans towards the identification of signs and gestures around which to organize space, colour and material.

1986
Vasto, XXI Premio Vasto di arte e critica d’arte. Il significante visivo (XXI Vasto Prize for art and art criticism. The visual signifier), organized by Guido Montana. She exhibits in the section I valori del segno (The values of the sign) alongside Gastone Biggi, Giorgio Bompadre, Stelvio Botta, Valeriano Ciai, Sandro De-Alexandris, Elio Di Blasio, Carmine Di Ruggiero, Luigi Di Sarro, Rosanna Lancia, Bice Lazzari, Achille Pace, Eduardo Palumbo and Anna Valla.
Todi, 19 September. She delivers a printing of 100 numbered chalcography copies to be sold by gallery owner W. Wassermann of Galerie Edition of Munich.

1987
Rome, DS Centro Documentazione Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro (DS Luigi Di Sarro Centre for Contemporary Art Research and Documentation). She takes part in the exhibition Il segno minimale (The minimal sign) alongside Claudio D’Angelo, Achille Pace and Enrico Sirello. The exhibition is curated by Guido Montana.
Rome. After having attended a training course, she begins working as a dental hygienist, working two days a week in order to have time and space for her artistic activity. She will continue to work until March 2003.
Calasetta (CA). Artist and friend Ermanno Leinardi proposes they exchange works. Virginia’s work, which Leinardi includes in his selected collection, will go on to be exhibited in the new Civico Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta from 2000 onwards.

1988
She spends a week in Paris for work meetings between the months of May and June, staying with friend and artist Ermanno Leinardi.
Narni, Auditorium of San Domenico, Carta X Carta (Paper X Paper). She exhibits in the Modern Italian Women Artists section. The exhibition is organized by Adele Cambria and Simona Weller who also edited the catalogue. Promoted by DUNA (Unione Nazionale Donne Artiste), a cultural association of which she is a member, in adherence with the International Association Women Artists (IAWA), the exhibition collects the works of over 70 female artists from Italy, the German Federal Republic, Austria and Holland.
Rome, December. She moves her studio to the Testaccio area where it will remain until 1995.

1989
Rome, 9 February. Filiberto Menna, an art critic who had recently been taking an interest in her work, dies.
Rome. Her studio is near that of Lorenzo Bruno, with whom she establishes a deep friendship. With him, she frequents Guido Strazza, Carlo Lorenzetti, Maria Lai and Ernesto Porcari.
She creates a great number of works on paper in her new studio, using acrylic and pastel colours. The work develops coherently through the already clear definition of the fundamental relationship between sign and gesture, material and space, and also through a renewed use of the light component.

1990
Briançon, France, 26 March – 28 July. After a fracture sustained when skiing, she remains in French hospitals for four months. Back in Rome, she is forced to undertake a lengthy rehabilitation, during which she dedicates herself to drawing and painting.
Rome, Circolo della Rosa, she takes part in the exhibition La rosa è una rosa (The rose is a rose). Vittoriana Strazza and Maria Lai are among the other female artists present. The exhibition is organized by Simona Weller and promoted by the DUNA association.

1991
Rome, 13 March. The removal of a melanoma marks the beginning of a long series of operations, check-ups and treatments that will continue until her death.
Rome, June. She obtains an integrative Diploma in Painting at the State Art School, presenting a fresco as her thesis.
Over this year and the next, she creates a series of engravings. Following a short experience in 1981, she starts creating artist’s books once more. A genre she experiments with in greater freedom using a mix of techniques and materials.

1992
Rome, May, Studio Oscar Turco, Collezione di farfalle di Massimo Ruiu (The Butterfly Collection by Massimo Ruiu). The exhibition is organized by Paolo Balmas who asks more than one hundred artists to make a 10x10cm work using the butterfly as a subject. Following this experience she creates a series Farfalle (Butterflies), dated 1993.

1993
Vence (France), July. She and her daughter Valeria spend a holiday in Bob and Dorothy Willoughby’s new home, visiting the Còte D’Azure and the Fondation Maeght. She will return once more in 2002.
Rome, November, Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, Libro 93. Rassegna Nazionale dell’Editoria. (Book 93. National Publishing Review). She curates the section Lapsus. Libri d’artista (Lapsus. Artist’s Books), a name which she herself invented, with a group of the same name made up of Vittorio Fava, Gloria Persiani, Alba Savoi and Anna Maria Vancheri. Elisabetta Gut, Maria Lai, Bruno Munari and Lamberto Pignotti are some of the artists selected. The group will organize subsequent reviews until 1996.
She turns to friend and artist Lorenzo Bruno for the printing of a ‘Mezzotint’.

1994
Spello (PG), Vecchio Palazzo Comunale, she takes part in the exhibition Femminile Plurale (Feminine Plural II) II, organized by Anna Cochetti. Marianne Korporaal, Maria Lai, Gloria Persiani, Giustina Prestento, Alba Savoi, Franca Sonnino and Anna Maria Vancheri are the other female artists present.

1995
Rome, September. She leaves the Testaccio studio and sets up another one in her home.
Nocciano (PE), April. Guido Montana includes her in the chapter Presenze nell’arte in corso (Presences in art in progress) of his book entitled Come Leggere il Valore (How to Read Value), presented during an exhibition of the same name at the Castle of Nocciano. In the exhibition, she displays some large canvases characterized by wide brushstrokes and pastel signs that create a thick net of transparencies and veils.
Rome, at the exhibition Noi di Via Conte Verde. Istituto Statale d’Arte di Roma (We of Via Conte Verde. State Art School of Rome), organized by Enrico Gallian, she is reunited with some old friends that she hadn’t seen since her school days, among whom Franca Bernardi, Bruno Lisi, Maghi Spani and Silvia Bellini Trinchi.
Rome, 22 June, Teatro Euclide, La nuit sacrée, a dance show freely inspired by the novel by Tahar Ben Jelloun, with the choreography of Marie Laure Colasson and the ballet of Renato Greco. She makes a triptych for the scenography which will be used again in Cassino in 1996 with the title Signum Diaboli, for the Strigae exhibition.
Havana (Cuba), 2 October, Sala de Conciertos del Palacio de Bellas Artes. At the X Festival de La Habana. Música Contemporánea, images of some of her paintings are projected alongside those of Lucia Di Luciano and Giovanni Pizzo. The projection takes place during a concert of Oscar Pizzo, Thomas Kessler and Giancarlo Schiaffini who perform music by John Cage, Giacomo Scelsi, Thomas Kessler and Giacomo Cardini.

1996
Rome, January, Galleria L’Agostiniana, I sensi dell’arte (The senses of art). She takes part in an exhibition organized by Lamberto Pignotti and Dario Spera. Bruno Conte, Alba Savoi, Mauro Molinari, Vitaldo Conte, Giustina Prestento, Mirella Bentivoglio, Anna Maria Vancheri, Elisabetta Gut, Alberto Faietti, Luca Maria Patella, Nedda Guidi, Tomaso Binga, Annamaria Polidori, Lamberto Pignotti, Anna Esposito, Alba Gonzales, Franco Falasca, Giovanni Fontana, Vittorio Fava and Gloria Persiani are the other artists present.
Rome, 13 January. Friend and artist Vittoriana Strazza, Guido’s sister, to whom she had become attached over recent years, dies unexpectedly.
Perugia, May, Palazzo Dei Priori – Sale del Grifo e del Leone, Virginia Fagini. Opere 1991-1995 (Virginia Fagini. Works 1991-1995). A personal exhibition organized in collaboration with the Arte in Comune Association and presented by Guido Strazza.
Rome, November, Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, Libro 96. Rassegna Nazionale dell’Editoria (Book 96. National Publishing Review). She curates the section Lapsus. Libri d’artista with the homonymous group, of which she is part, and which Teresa Pollidori had also joined.

1997
Cassino (FR), March, City Library. She participates in I Biennale Libro-Oggetto d’Artista. Lapsus - Libri d’artista (I Biennial Artist’s Book-Object). The exhibition displays works of 45 artists and is promoted by Lapsus - Libri d’Artista group. Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Bruno Conte, Luciano Marziano and Bruno Munari write texts for the catalogue.
Rome, Ex Mattatoio in Testaccio, L’Arte a Roma. I Edizione della Rassegna di Arte Contemporanea a Roma, 1997 (Rome Art – I Edition of the Review of Contemporary Art in Rome, 1997).She is selected by a Committee of Artists made up of Ennio Calabria, Carlo Lorenzetti, Mario Sasso and Guido Strazza. The other 159 artists include Andrea Aquilanti, Matteo Basilè, Elisabetta Benassi, Marina Bindella, Lorenzo Bruno, Tommaso Cascella, Gea Casolaro, Giacinto Cerone, Renato Fascetti, Marcolino Gandini, Marcello Mondazzi, Piero Mottola, Achille Pace, Marina Paris, Pietro Perrone, Sergio Pucci, Enrico Pulsoni, Andrea Salvino, Maurizio Savini and Silvia Stucky.

1999
Rome, June, Il Tempo Ritrovato, 11 artisti per un poeta: Mario Verdone (11 artists for a poet: Mario Verdone). She takes part alongside Irma Costa, Mimmo Di Laora, Alfonso Filieri, Annamaria Gelmi, Vittorio Giusepponi, Carlo Loi, Elisa Montessori, Achille Pace, Sandro Sanna and Nelio Sonego.
Among the many trips made in these years, she visits artist and friend Reinhild Gerum in Munich and, with her friend Gilda Leoni, she visits their mutual friend and artist Jody Joseph in San Francisco (USA).

2000
This year marks the beginning of a long series of motorcycle trips around Europe, interrupted by her premature death, with her brother Piero and friends Giuseppe and Pierangela Laguzzi.
Rome, Studio Arte Fuori Centro, Virginia Fagini. Tra i neri intermittenze luminose (Virginia Fagini. Among black intermittent lights). The exhibition is the second of the four events for Linguaggi d’Arte possibili di fine-inizio millennio (Potential Art Languages of the Millenium End-Beginning) and is organized by Ivana D’Agostino. She exhibits works on paper where light filters through open rips between black, gestural brushstrokes. It is the last personal exhibition of the artist who will take part in many other initiatives and exhibitions organized by the Fuori Centro Cultural Association.

2001
Rome, May, Academy of Romania and Rialto S. Ambrogio, Interpretando la psicoanalisi. Un rapporto al rovescio tra artisti e psicoanalisi (Interpreting psychoanalysis. A reverse relationship between the artists and psychoanalysis). The exhibition, organized by Claudio Arnetoli, investigates a theme which is well-known to Virginia, wife of a psychoanalyst, and upon which she had created numerous cartoons and works characterized by the use of the word that becomes a sign.

2002
Rome, June, Lavatoio Contumaciale, I Mutamenti dell’Arte (Changes in Art). The exhibition is organized by the Lavatoio Contumaciale Cultural Information Centre directed by Tomaso Binga and the Accademia di Belle Arti of Rome. Participants include Nato Frascà and Ida Gerosa.


Rome, Studi Aperti (Open Studios). She participates in the event for the second year running. She opens the doors of her studio in Via San Fabiano alongside other 338 artists of all styles. The initiative is promoted by DARC (General Direction for Contemporary Architecture and Art) of the Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Rome, October 2002 – February 2003. Following an operation, she is forced to undertake outpatient surgery treatment to fight against a metastasis of a melanoma that had already been treated in previous years from 1991. During the hours spent in hospital, and thinking of the granddaughter who is going to arrive in December, she makes a series of ink drawings depicting insects and fantastic animals.
Rome, 20 December. Her granddaughter Elena is born, daughter of Valeria and Carlo Gasparrini.

2003
Macerata, 28 February. Friend and artist Wladimiro Tulli dies.
Frascati (RM), March, Scuderie Aldobrandini per l’Arte, I colori delle Donne (The Colours of Women). The exhibition displays works of other 23 female artists.
Rome, 23 July. She dies in hospital following an unexpected metastasis to her heart.

POST MORTEM

Cassino (FR), City Library, Terza Biennale Libro d’Artista Città di Cassino (Third Biennial of Artist’s Books of the City of Cassino). Her work is present in an exhibition collecting works selected by a scientific committee composed by Tommaso Cascella, Giovanni Fontana, Luca Maria Patella and the exhibition organizers Ivana D’Agostino, Mario de Candia, Teresa Pollidori and Loredana Rea. Other artists present include Bruno Aller, Franca Bernardi, Bruno Conte, Maria Dompè, Paolo Gobbi, Maria Lai, Roberto Mannino, Gianluca Murasecchi and Guido Strazza.

2004
Pieve di Cento (BO). 2 canvases are donated to the Museo d’arte delle generazioni italiane del ‘900 “G. Bargellini” (now known as MAGI’900), which are included in the section dedicated to artists born in the forties.
In the same museum, one of her works is exhibited in the section Accensioni epifaniche e bagliori introspettivi (Epiphany ascensions and introspective sparks) of the exhibition Luce vero sole dell’arte (Light, the true sun of art), organized by Giorgio Di Genova.

2005
Pieve di Cento (BO), October. Museo d’arte delle generazioni italiane del ‘900 “G. Bargellini” (now known as MAGI’900), Collezione Generazione anni Quaranta (Forties Generation Collection). The donated works are shown in this exhibition curated by Giorgio di Genova.

2009
Mondovì Breo (CN), December. Church of Santo Stefano Exhibition Centre, FUOCHI cinque vite d’arte (FIRES five lifetimes of art), an exhibition organized by Antonio Capaccio and Claudia Rozio. Virginia is among five artists chosen alongside Enrico Gallian, Mimmo Grillo, Ettore Innocente and Francesco Lo Savio.

2010
Rome. Galleria nazionale d’arte moderna. Two works are acquired through donation (completion in progress), a painting from the seventies and an artist’s book.